In questo articolo ti illustrerò i 5 principi per fare soldi che ha applicato uno schiavo per diventare l’uomo più ricco della sua città, attraverso la recensione del libro “L’uomo più ricco di Babilonia” di George S. Clason, di cui ti darò anche le mie personali opinioni. Questo testo ti darà le nozioni principali per migliorare la tua condizione economica, esattamente come ha fatto Arkad, il protagonista del libro.
Sei pronto? Si parte!
Indice
Un libro che lascia il segno
Tra i libri che ho letto, moltissimi di essi sono stati delle vere e proprie perdite di tempo. Molti mi hanno invece aiutato a cambiare le mie prospettive. Tuttavia, in pochissimi hanno davvero lasciato il segno, stravolgendo in maniera drastica il mio modo di vedere le cose.
E “L’uomo più ricco di Babilonia” è uno di questi.
Probabilmente tra questi pochi libri è il mio preferito in assoluto, anche se se la gioca ad armi pari con “Padre ricco padre povero” di Robert Kiyosaki, un altro grande classico di questo tema.
“Ma Dario, qual è il tema di questo libro?”, ti chiederai.
Te lo spiego immediatamente.
L’uomo più ricco di Babilonia
C’era una volta Babilonia.
No, non si tratta di un libro di testo delle scuole medie e il Tigri e l’Eufrate sono solo una cornice paesaggistica della storia (anche se devo dire che non è stato poi così male studiarli).
Circa 8000 anni fa, come ben saprai, Babilonia era una città ricchissima. Gli abitanti erano perlopiù benestanti che fecero la loro fortuna con il commercio, rendendo Babilonia uno dei posti più invidiabili dell’epoca.
E i poveri? Esistevano anche loro. Erano principalmente schiavi che lavoravano per il proprio padrone per pochi soldi.
Arkad, il protagonista del libro, prima di diventare ricco era uno di loro.
Lavorava a gran fatica ogni giorno per guadagnarsi quel tanto che bastava per sopravvivere, finché un giorno, stremato, si pose delle domande.
“Perché io sono qui a faticare per un misero compenso quando c’è qualcuno che guadagna senza alzare un dito? Ma soprattutto, come hanno fatto i ricchi a raggiungere lo stato economico in cui si trovano ora?
Queste due domande segnarono l’inizio dell’avventura di Arkad, l’uomo che da schiavo diventò l’uomo più ricco di Babilonia.
È una storia affascinante, e non te la rovinerò raccontandotela. 😊
Quello che farò sarà invece spiegarti, in sintesi, i princìpi da applicare per fare soldi e conseguentemente diventare ricchi. Questi princìpi vengono chiamati “le 5 leggi dell’oro” e sono le regole di base per raggiungere il benessere economico.
Le 5 leggi dell’oro, o 5 principi per fare soldi
Sebbene le 5 leggi dell’oro siano il capitolo più importante di tutto il libro, la parte iniziale è dedicata ad altri sette preziosi insegnamenti: le “7 cure per una borsa magra“. Questi punti sono il preludio di quelli che saranno le 5 leggi dell’oro e hanno uguale importanza di queste ultime.
Le 7 cure per una borsa magra sono, in ordine:
- Inizia a riempire la tua borsa.
- Controlla le tue spese.
- Fai in modo che il denaro si moltiplichi.
- Proteggi il tuo tesoro dalle perdite.
- Fa della tua abitazione un investimento redditizio,
- Assicurati introiti per l’avvenire.
- Aumenta la tua capacità di guadagnare.
Ognuno di questi punti è esaustivamente spiegato con esempi concreti e semplici da capire, ma ti risparmio gli spoiler nel caso tu voglia leggere il libro.
Ma le 5 leggi?
Arkad, uomo ricco e generoso, a metà racconto si sofferma a dialogare con il suo figlio Nomasir. Gli promette la sua intera eredità, a patto che prima avrebbe dovuto esplorare il mondo per mettere in pratica ciò che era inciso sulle tavole d’argilla che gli consegna: le 5 leggi dell’oro.
Sei pronto per conoscerle?
La prima legge dell’oro
L’oro arriva facilmente e in modo crescente a chiunque metta da parte non meno di un decimo dei suoi guadagni per creare un capitale per il suo futuro e per quello della famiglia.
Non mi stancherò mai di dirlo: il risparmio è un’arma potentissima, che se attuato sin da giovane ti permette di mettere in pratica progetti a lungo termine altrimenti impossibili da raggiungere.
È una piaga comune quella di spendere tutto quello che si guadagna durante il mese. Il risultato? Nessuna crescita economica, nessun piano per il futuro, una vita vissuta alla giornata e migliaia di difficoltà.
Eppure basterebbe veramente poco: il 10% delle tue entrate.
Di questo ne parlo nel mio articolo relativo al budgeting.
La seconda legge dell’oro
L’oro lavora diligentemente per il saggio padrone che lo impiega in modo proficuo, moltiplicandosi così come le greggi al pascolo.
Probabilmente ci sono altri testi che spiegano il concetto di rendita passiva in modo migliore rispetto a “L’uomo più ricco di Babilonia”. Tuttavia, è proprio la rendita passiva la chiave per incrementare il proprio patrimonio.
Il segreto, quindi, è fare soldi anche quando dormi.
Ma come si fa?
Beh… di modi ne esistono diversi. Un imprenditore genera rendita passiva con il lavoro dei suoi dipendenti, un proprietario immobiliare con gli affitti, un investitore con i dividendi.
Io, ad esempio, guadagno passivamente da investimenti e contenuti online, come ad esempio questo. Alla base di tutto c’è comunque il duro lavoro: non posso pretendere di monetizzare se il contenuto non viene creato. Per scrivere un articolo impiego mediamente 8 ore, che sono un investimento a lungo termine. L’articolo, infatti, si posiziona su Google e dura nel tempo, facendomi guadagnare potenzialmente per un tempo indeterminato.
Ingegnati, di possibilità ce ne sono infinite!
Non limitarti a guadagnare solo con il tuo lavoro, perché stai scambiando il tuo tempo per del denaro.
La terza legge dell’oro
L’oro è sotto la protezione del padrone previdente, che lo investe affidandosi al consiglio di uomini saggi nell’amministrarlo.
Investi il tuo denaro nel modo corretto.
Leggi, studia e informati prima di utilizzare il tuo denaro per un investimento o un acquisto.
I soldi generano soldi, ma i soldi spesi male non ritornano più, e questo può essere fatale per i tuoi piani.
La quarta legge dell’oro
L’oro fugge dall’uomo che lo investe in imprese che non gli sono familiari o che non sono approvate da coloro che sono abili nel suo mantenimento.
Mai e poi mai investire del denaro in qualcosa che non si conosce alla perfezione.
Lo insegna anche Warren Buffett, il più grande investitore della storia. Il suo cavallo di battaglia è proprio l’accettazione dei propri limiti di conoscenza. Un investimento può essere effettivamente valido, ma se non sei sicuro di dove stai mettendo i tuoi soldi stai facendo un errore.
Un esempio? Buffett ha dichiarato che non investirà mai neanche un solo centesimo in Bitcoin, semplicemente perché non conosce a fondo la materia. A lui sta bene così, ma questo non significa che ci siano altri investitori nel mondo specializzati nella criptovaluta che ottengano degli ottimi rendimenti da essa.
Quando spendi i tuoi soldi, basati solo e soltanto sulle tue conoscenze.
La quinta legge dell’oro
L’oro abbandona l’uomo che lo vuole forzare a guadagni impossibili, che segue i consigli allettanti dei truffatori, o che si fida della propria inesperienza e dei suoi vani desideri d’investimento.
Mettiti in testa che i soldi facili non esistono.
Non esistono metodi per diventare ricchi in pochi giorni e non c’è guadagno senza sacrificio.
Il guadagno deriva da persistenza e duro lavoro, per cui diffida di chi ti promette cose irrealizzabili in poco tempo e senza fatica.
Vale la pena comprare il libro?
“L’uomo più ricco di Babilonia” lo considero un must, uno di quei libri fondamentali da avere nella propria libreria.
Aldilà della storia che rende l’apprendimento più semplice e chiaro, i concetti espressi nel libro sono la base per cominciare a formarsi sulla propria educazione finanziaria.
Dal canto mio, rimpiango di averlo letto troppo tardi, quando i princìpi erano già chiari nella mia mente avendo già letto testi ben più complessi.
Ma quindi, a quali persone consiglio il libro?
Beh… soprattutto ai principianti.
Quelli che non hanno un’idea chiara di come debbano essere usati i propri soldi o per quelli che spendono interamente i propri guadagni senza capirne il perché.
Sconsiglio il libro agli esperti: a chi già conosce approfonditamente i concetti di risparmio, di investimento, di rendita passiva e più in generale di cashflow.
“L’uomo più ricco di Babilonia” è un testo datato ma mai così attuale come oggi, in cui George S. Clason abbina storytelling a tecnicismi difficili da comprendere se spiegati individualmente.
Inoltre è una lettura veloce. Per terminare il libro sono sufficienti 2 o 3 ore, ragion per cui è adatto anche a chi non apprezza i classici mattoni interminabili.
“L’uomo più ricco di Babilonia” lo considero senza ombra di dubbio tra i miei 10 euro meglio investiti di sempre. Quindi, recensione più che positiva.